CARATTERISTICHE DJI- Matrice 210 RTK

nuovo drone dedicato ai rilevamenti industriali come le ispezioni delle linee elettriche, turbine eoliche, ponti, viadotti, campi fotovoltaici, torre di telecomunicazioni, agricoltura di precisione e molto altro, senza tralasciare gli ambiti della ricerca e soccorso.

Quadricottero con bracci pieghevoli ad elevata autonomia di volo

è un quadricottero di medie dimensioni con una diagonale di 64.3cm, è pieghevole, sfrutta due batterie. Il payload massimo trasportabile è di 2.34 kg che scende a 1.61 kg quando si usano le TB55.

Batterie riscaldate

Ha eliche da 17 pollici, un sistema per riscaldare le batterie, quando opera con temperature sotto lo zero, e può volare fino ad un massimo di 38 minuti con le batterie opzionali TB55 senza payload. 27 minuti a pari condizioni ma con le batterie di serie TB50. Tempi di volo che diminuiscono con il payload. Ad esempio, con un payload da 1.15kg, costituito da um gimbal Z30 più un gimbal X5S, il tempo di volo scende a 17 minuti ( 26 minuti con le TB55 )

fino a 3 telecamere in volo di cui una termica.

 

Può portarne in volo due contemporaneamente scegliendo tra Z30 ( zoom 30x ) abbinato alla camera termica XT o Z30 abbinato alla X5S. Naturalmente è possibile portarne in volo anche uno solo, scegliendo tra XT, X4S, X5S e Z30. Non è finita, il gimbal può essere montato anche sulla parte superiore del drone per le ispezioni dal basso verso l’alto.

 

Protetto da acqua e polvere – FlightHub

Ha un grado di protezione IP43 dalla polvere e dall‘acqua spruzzata con un angolo entro i 60°. Abbina le immagini digitali in streaming alla telemetria il tutto visualizzabile e gestibile da tablet con la possibilità di switchare a scelta tra i 3 flussi video provenienti dai due gimbal e da quello frontale FPV. In particolare è predisposto per la pianificazione dei voli a waypoint.

Condivisione dati con sede centrale

Un apposito pacchetto software con sistemi web permette ai team di condividere dati in tempo reale con parti remote attraverso internet. Questo include stanze di controllo di situazioni di emergenza remote che tracciano team di pronto intervento o centri di gestione di proprietà che ispezionano reti di infrastrutture globali. In un centro di controllo facile da usare, DJI FlightHub consente agli utenti di pianificare voli con molteplici droni e monitorare lo stato di ciascun velivolo. Una stanza di controllo remota può simultaneamente monitorare live feed e controllare a distanza la sospensione cardanica e la fotocamera. Il software consente ai gestori di pianificare rotte in anticipo usando tappe intermedie e geofencing dinamici.

CONTROLLO COMPLETO DELL’APPARECCHIO

 

Anticollisione, Optical Flow e ricevitore integrato ADS-B per il traffico aereo

Non mancano i sensori anticollisione, sia frontali, installati accanto alla telecamera FPV come sull’Inspire 2, sia sulla parte superiore grazie ad un sensore ad infrarosso che punta verso l’alto. Ovviamente ci sono anche i sensori ottici e ad ultrasuoni per l’optical flow che, leggendo il terreno, consentono al Matrice 200 di mantenere la posizione anche negli ambienti interni dove il GPS non riceve.

TECNOLOGIA RTK

Il D-RTK utilizza la tecnologia differenziale dinamica e fornisce un livello di posizionamento ultra-preciso e accurato. L’estrema precisione del D-RTK, rispetto ai tipici sistemi GPS, bussola e barometro, lo rende fondamentale per utilizzi in ambito industriale, commerciale e scientifico.

Il sistema di posizionamento GPS per i droni è una delle tecnologie più ambite nell’ambito UAV, grazie agli innumerevoli vantaggi applicativi che può offrire. Il movimento spaziale di precisione e l’aerofotogrammetria sono solo alcuni degli esempi in cui questa tecnologia può trovare riscontro.

Va da sé che la miniaturizzazione del sistema di posizionamento RTK (letteralmente: Real Time Kinematic – Cinematica in tempo reale) è un’evoluzione di importanza peculiare per tutto il mondo dei droni, in grado di aprire scenari sino a poco tempo fa impensabili per un mezzo a pilotaggio remoto. Il sistema consente il posizionamento satellitare in tempo reale, ed è una tecnica utilizzata oggi ad esempio per indagini idrografiche e nell’agrimensura, realizzabile grazie ai segnali GPS, GLONASS e Galileo, dove una singola stazione di riferimento fornisce connessioni in tempo reale con un’accuratezza a livello del centimetro. L’RTK misura la fase dell’onda portante del segnale piuttosto che le sue informazioni dirette, e richiede una singola stazione di riferimento per fornire correzioni in tempo reale.

L’immaginario collettivo dell’utente, pensa al drone equipaggiato con modulo RTK come la soluzione che permette di accedere ad una precisione pari al centimetro senza la necessità di altre misurazioni a terra, consentendo ad esempio la realizzazione di rilievi aerofotogrammetrici senza l’utilizzo dei marker e stazione totale. In verità oggi la precisione del GPS RTK in volo a causa del movimento del drone stesso rispetto al suolo, può garantire precisione nell’ordine dei alcuni centimetri, un dato comunque ben più che sufficiente per realizzare mappe GIS e modelli solidi 3D ad elevate previsioni, ma non completamente sufficiente a sostituire il rilievo topografico di alcuni punti a terra.

Il vero punto di forza delle antenne RTK a bordo del drone va inteso come tecnologia abilitante in uno scenario inaccessibile, come ad esempio una frana, dove sia pericoloso, se non impossibile, accedere, e dove poter avere precisioni elevate può diventare un vantaggio irrinunciabile.

L’integrazione dei sistemi di posizionamento è quindi un’innovazione di grande interesse per il futuro dell’intra catena produttiva degli APR, perché potrebbe aprire la strada a sviluppo applicativi strategici.

TERMINATORE DI VOLO

Per le operazioni specializzate critiche Enac richiede obbligatoriamente la presenza di un terminatore di volo, che in caso di perdita di controllo del drone lo faccia cadere immediatamente in area di sicurezza, per evitare che possa finire sulla testa di qualcuno. Il modo più semplice per farlo è quello di togliere l’alimentazione al drone, oppure usare un cavo di vincolo che tenga ancorato al suolo il drone. Una soluzione, quest’ultima, che sembra abbandonata dalla stessa Enac.
L’Authority aeronautica richiede esplicitamente terminatori di volo che si possano azionare con un comando che agisca su un canale diverso da quello del radiocomando.
Visto che il terminatore è un obbligo di legge, è meglio usare un terminatore intelligente che restituisce al pilota informazioni importanti sullo stato di salute del suo drone in diretta, cioè ad un device che dialoga continuamente con la centralina del drone. I pacchetti di feedback viaggiano su una frequenza non utilizzata nello standard dei droni, con una distanza in campo aperto di 3 km, ben più da quanto è permesso dalla normativa. E anche in caso di perdita del link, l’evento viene segnalato sul device ma ciò non potrà mai causare una attivazione accidentale del comando di terminazione, in quanto è criptato.
Per ragioni di sicurezza le coppie sono univoche e connesse in fabbrica. Il terminatore scatta solo quando riceve il codice giusto, proveniente dal dal pilota, e ignora qualsiasi altro disturbo o comando.

Il  terminatore di volo è stato interposto tra la batteria e l’alloggiamento della batteria sul drone (vedi immagine sotto)

 

Paracadute (alternativa al semplice terminatore di volo)

Descrizione

Sistema di sicurezza affidabile e leggero. Esso include un doppio paracadute ad alta velocità di attivazione, un interruttore automatico, un allarme e un sistema radio sicuro. I paracaduti sono rimovibili in meno di un minuto.
Il baricentro dell’APR viene mantenuto. La ridondanza dei paracaduti rende il sistema totalmente infallibile.

Quando viene attivato il paracadute l’APR atterra sui suoi 4 piedini (due bracci) per evitare la rottura di un braccio, delle telecamere o di altri componenti. Funziona correttamente a 15 metri di altezza grazie alla tecnologia pirotecnica.

Nota

l’interruttore che controlla la terminazione automatica dei motori è essenziale per il corretto funzionamento di un paracadute ed è obbligatorio per l’omologazione Enac.Peso del sistema completo: 370 g. (molto leggero per una maggiore autonomia)
Materiali ad alta tecnologia: carbonio e acciaio inossidabile.
Campo di applicazione del sistema radio: superiore a 2 km.